Il dietro le quinte di ‘Forum’ di Canale 5: non tutti sanno come funziona il tribunale televisivo più famoso della tv.
Il programma “Forum” di Canale 5, sotto la guida di Barbara Palombelli, è uno dei pilastri del daytime televisivo italiano, mantenendo alti ascolti nonostante le 39 edizioni di trasmissione. La formula di successo? La drammatizzazione di cause civili che, apparentemente, coinvolgono persone comuni. Tuttavia, ciò che molti spettatori potrebbero non sapere è che spesso, dietro ai contendenti appassionati, ci sono attori professionisti o dilettanti che recitano seguendo un copione ben definito.
Quello che vedi in Forum è una rappresentazione del reale.
Pochi anni fa, Barbara Palombelli rivelò al settimanale Tivù un dettaglio sorprendente: “A volte, vengono in studio i diretti interessati, ma più spesso noi facciamo interpretare le parti da attori che possono avere esperienze di vita simili a quelle dei personaggi che rappresentano”. Questa pratica, sebbene aperta, non è sempre stata chiaramente comunicata ai telespettatori, che rimangono spesso all’oscuro del fatto che stanno assistendo a una rappresentazione piuttosto che a una reale disputa legale.
Gli attori che partecipano al programma
Le rivelazioni di alcuni attori che hanno partecipato a “Forum” gettano ulteriore luce su questa pratica. “La preparazione può essere intensa”, ha rivelato a Il fatto quotidiano. “Riceviamo il copione la mattina stessa e abbiamo solo un paio di ore per prepararci. Se non riusciamo a convincere durante le prove, potremmo essere relegati a un ruolo minore o in un altro programma”. Molti di questi attori sono pagati per la loro presenza, con gettoni che variano dai 250 ai 500 euro a puntata, oltre a coprire le spese di viaggio e alloggio.
Il dibattito sull’uso degli attori in “Forum” solleva questioni etiche significative. Mentre il programma continua a intrattenere e attrarre telespettatori, la mancanza di trasparenza riguardo alla natura teatrale delle dispute potrebbe ingannare il pubblico. Alcuni ritengono che sarebbe più onesto ammettere apertamente il ruolo degli attori, mentre altri apprezzano il realismo e l’impatto emotivo che questa metodologia può creare.
Il tribunale televisivo: tra realtà e finzione.
Non è mai stato reso esplicito all’interno del programma la natura della partecipazione degli attori. Anche nei titoli di coda non si fa menzione del fatto che i contendenti siano attori formati in scuole di recitazione, e che spesso non si conoscano personalmente. In “Forum” si persegue una strategia di ambiguità, mantenendo gli spettatori all’oscuro dietro le quinte di un vero e proprio palcoscenico televisivo. D’Altronde il confine tra realtà e finzione in televisione rimane sfumato, e “Forum” è un esempio perfetto di come l’intrattenimento possa tanto educare quanto confondere.
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